(di Roberto Ganganelli) | Rara, rarissima, di fatto unica: tale è quella che viene definita come “piastra d’oro da 14 scudi” a nome di Ferdinando I de’ Medici (1587-1609) granduca di Toscana che si conserva nella Collezione reale a Palazzo Massimo in Roma. Una moneta (?) al cui rovescio campeggia un’ape regina al centro di uno sciame di api, con in basso un alveare tra fiori e monti. Attorno il motto MAIESTATE TANTVM (“Soltanto con la maestà”) che, assieme alla simbolica raffigurazione, crea un’impresa che sta ad indicare come soltanto attraverso una “guida illuminata dall’alto” (l’ape regina) e la fattiva collaborazione dei sudditi il paese avrebbe raggiunto il maggior benessere.
Medaglia (circa 1593) a ricordo del granduca, opus Michele Mazzafirri , bronzo coniato mm 36, g 26,79 (source: NAC Numismatica Ars Classica)
Simbolo solare di saggezza e ordine, l’ape rappresenta la regalità. Per il suo miele e il suo dardo l’ape è considerata l’emblema di Cristo: da una parte ne evoca la dolcezza e la misericordia, dall’altra l’esercizio della giustizia in quanto Cristo giudice. Il comportamento delle api nei riguardi della regina e delle loro compagne è un modello di virtù cristiana anche per la loro castità già celebrata da Virgilio; sul piano sociale rappresenta il signore, re o imperatore, garante dell’ordine e della prosperità.
Medaglia con l’impresa delle api e ritratto di Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I, in bronzo mm 38 g – (source: Auktionshaus H. D. Rauch GmbH)
L’impresa fu illustrata anche su alcune medaglie, una di fattura simile a quella della “piastra da 14 scudi” tanto da far pensare che anche questa, in realtà, non sia un multiplo di moneta bensì una coniazione puramente celebrativa. In Piazza Santissima Annunziata a Firenze, alla base del monumento equestre del granduca Ferdinando I fusa con il metallo dei cannoni delle galee turche sconfitte dall’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, la stessa impresa del granduca si ritrova sotto forma di una magnifica placca bronzea.