(di Roberto Ganganelli) | L’8 dicembre, il sottosegretario di Stato alle Finanze tedesco Walter Leibold ha coniato, durante una solenne cerimonia, la prima moneta da collezione da 5 euro ibridi dedicati alla zona climatica subtropicale, avviando la produzione della seconda emissione della serie di monete dedicate ai climi del pianeta. Tutte le monete sono dotate di un anello in polimero tra l’anello esterno e il tondello interno, che non solo è esteticamente gradevole ma può anche fungere da dispositivo di sicurezza. Durante la cerimonia Klaus Meyer-Steffens, in rappresentanza della European Vending Association, ha parlato dei vantaggi delle nuove monete in polimero per il settore della distribuzione automatica, se dovessero servire anche come monete per la circolazione.
La moneta tedesca con anello polimerico è il prodotto di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della zecca federale del Baden-Wuerttemberg, della Zecca di Stato bavarese e dell’industria della monetazione. È caratterizzato da un alto livello di protezione dalla contraffazione, poiché offre la possibilità di integrare funzionalità di sicurezza palesi, nascoste e latenti per il rilevamento di contraffazioni. Queste caratteristiche rendono la moneta in polimero tedesco sicura quanto una banconota.
La funzione anti contraffazione dell’anello polimerico – oltre al suo attraente colore traslucido – è evidente e l’anello è anch’esso coniato e presenta lo stesso rilievo del metallo. Immediatamente riconoscibile per ogni utente, questa funzione di sicurezza è praticamente impossibile da imitare. Sarebbe facile aggiungere funzionalità di sicurezza latenti arricchendo l’anello polimerico con nanopigmenti, che – per citare solo una delle tante possibilità – diventano visibili solo con la luce UV.
Di particolare interesse per l’economia è il fatto che la moneta con anello in polimero promette un maggiore livello di sicurezza quando utilizzata nei distributori automatici. Questa sicurezza non costituirebbe nemmeno un costo aggiuntivo per l’industria della distribuzione, in quanto non sarebbe necessario sostituire i sistemi esistenti, ma solo riprogrammarli.
In otto anni di ricerca, a cui ha contribuito anche l’Istituto Leibnitz della Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule, è stato sviluppato un nuovo polimero che consente alle macchine distributrici di testare i due metalli completamente separati l’uno dall’altro, con una precisione significativamente maggiore. Peter Huber, direttore della zecca federale del Baden-Wuerttemberg, ha dichiarato con orgoglio: “Siamo pronti per applicare questa tecnologia alle monete circolazione. La nuova tecnologia è stata anche testata con successo per la produzione di massa”.
Non solo un’innovazione gradita dai collezionisti, dunque, ma un passo avanti verso il debutto in circolazione – prima in Germania ma poi, c’è da scommetterci, in tutta l’Eurozona – di una nuova moneta “a colori” destinata a mandare in pensione il biglietto da 5 euro che, peraltro, anche nella seconda versione appare piuttosto grigio e triste.