(di Antonio Castellani) | Eccola, come di consueto da molti anni: è la moneta in oro denominata in scudi con cui la Repubblica di San Marino conclude il proprio programma numismatico annuale. Un anno, il 2017, segnato da belle monete e interessanti novità, in primo luogo l’introduzione delle nuove otto facce nazionali sui valori circolanti dal centesimo ai 2 euro, e poi la 5 euro bimetallica per Marco Simoncelli. E ancora, le moderne monete per l’Anno internazionale del Turismo per lo sviluppo sostenibile e quella, classica ed elegante, da 2 euro per Giotto.
La pezzatura da 2 scudi in oro ha il classico formato “marengo” (ossia, g 6,451 di peso per 21 millimetri di diametro, il tutto a 900 millesimi di finezza) ed è dedicata quest’anno, per la serie Architettura a San Marino, alla Chiesa di santa Maria dei Servi di Maria a Valdragone. Sul rovescio della moneta è riprodotta l’armoniosa facciata romanica della dell’edificio di culto, costruita in pietra e cotto e ingentilita da un portico coperto. Il chiostro è ritmato da ampie arcate. Nella prima metà del ‘500 fu realizzato il grandioso polittico dell’Annunciazione che si trova all’interno della chiesa, attribuito all’artista Bartolomeo Coda. Figlio del pittore Benedetto, come ricorda il Vasari, il Coda fu residente e attivo per lungo tempo a Rimini, dove avrebbe dipinto insieme con il padre: si firmava, infatti, “Bartholomeus Ariminensis”. Molte sono le citazioni documentarie che lo riguardano, tra il 1516 e il 1563; ma scarsissime rimangono le testimonianze certe della sua attività pittorica.
Modellati da Claudia Momoni, i 2 scudi 2017 di San Marino sono stati coniati a finitura proof da IPZS in 600 esemplari e sono stati immessi sul mercato dal 19 ottobre, da parte dell’Ufficio Filatelico Numismatico del Titano, al prezzo di 320,00 euro. Il dritto, come per gli altri aurei emessi nella stessa data, reca l’emblema della Repubblica così come modellato da Antonella Napolione.