(di Mathias Paoletti) | È recentemente mancato Elio Biaggi, giornalista e scrittore e figura di spicco negli studi numismatici italiani. Aveva 88 anni. Fu tra i fondatori, nel 1983, della Società Storica Pinerolese e negli ultimi anni ne era stato anche presidente onorario. Uomo di grande cultura, dall’intelligenza vivace e dai mille interessi (coltivava anche la passione per la pittura), Biaggi si era laureato in ingegneria, per poi diventare anche docente di Storia medievale e di Numismatica medievale e moderna nonché ricercatore, specie nei settori della monetazione piemontese e sabauda. Perito numismatico del Tribunale di Torino, dal 1997 era socio dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici e nel 2008 aveva ricevuto il Premio “Duchalais” da parte dell’Académie des Inscriptions et Belles-lettres di Parigi.
Tra i suoi volumi più noti, oltre ai numerosi articoli pubblicati in riviste di settore, ricordiamo: “Le antiche monete piemontesi” (1978); “Monete zecche pergamene dei Principi Savoia-Acaja signori del Piemonte” (1989); “Le preziose patine dei sesterzi di Roma imperiale” (anche in edizione inglese, 1992); “Monete e zecche medievali italiane” (1992); “Monete sabaude, Otto secoli di storia” (3 voll., 1993-1998); “Dalla dracma gallo-celtica al marengo napoleonico” (3 voll., 2004-2009); con Michel Dhenin, “Monnaie d’Italie I” (2007); “Monete e zecche del Piemonte e Valle d’Aosta. La storia regionale attraverso le monete e le antiche zecche” (2015).