(informazione pubblicitaria) | La casa d’aste Wannenes, nata nel 2001 con sede a Genova, affonda le sue radici nel solco della tradizione antiquaria, ma con l’intendimento di guardare oltre il presente e cogliere le molteplici opportunità che un mercato sempre più internazionale, ed un collezionismo sempre più sofisticato ed erudito, oggi esigono. Unitamente alla società negli anni sono altresì accresciute le conoscenze con storici dell’arte, antiquari, galleristi, direttori di musei pubblici e privati, giornalisti specializzati, sofisticati collezionisti e, elemento essenziale per questo mestiere, il numero annuale di aste esitate con successo, oltre l’apertura di nuovi uffici a Roma nel 2003 e a Milano nel 2008. Ciò ha significato per Wannenes un rilevante ampliamento dello staff e del team di consulenti esterni. Spazi di approfondimento dedicati a quanto attiene al mercato, ma non solo, sono il portale (clicca qui per accedere) ed il “Wannenes Art Magazine” con contenuti di spessore e dalla grafica accattivante e raffinata.
Ed il prossimo 1° giugno segnerà per Wannenes un’altra data importante: sarà battuta infatti in quella data la prima asta di monete e medaglie, forte di un catalogo selezionato di circa trecento lotti (accedi qui alla versione completa online). Il tutto, presso la sede di Palazzo del Melograno n. 2 in Piazza Campetto a Genova, con esposizione lotti da venerdì 26 maggio a lunedì 29 maggio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. La vendita avverrà invece in unica tornata giovedì 1° giugno a partire dalle ore 10.00. Per informazioni: tel. 010.253007; fax 010.2517767; mail info@wannenesgroup.com.
Il catalogo è anche sfogliabile online a questo indirizzo e scaricabile in formato Pdf a questo indirizzo. Ciò premesso, vediamo alcuni dei lotti che impreziosiscono la vendita, ad iniziare dalla parte della monetazione classica con esemplari dal fascino inimitabile come una tetradracma macedone di Filippo II (359-336 a.C.) al n. 1008 del catalogo. Altrettanto piacevoli e vari gli esemplari di monete romane repubblicane, soprattutto denari non soltanto al classico tipo di Roma elmata in abbinamento con i Dioscuri, ma anche – ad esempio – uno del 55 a.C. (Gens Plautia) con Cibele e al rovescio Bacco ai piedi di un cammello (n. 1044).
Per quanto riguarda l’Impero spiccano fra gli altri un pregevole asse di Germanico del 50-54 d.C. coniato sotto Claudio, raro e di alta qualità (n. 1049) ed un sesterzio di Marco Aurelio (n. 1064) coniato sotto Commodo nel 180 d.C. con ritratto e complessa scena di “Consecratio” con pira funebre a quattro livelli. Anche il Tardo Impero è ben rappresentato mentre a seguire, per le zecche italiane, come non citare il pregevole zecchino genovese del 1733 al n. 1186 del catalogo o il testone per Messerano (n. 1195) con busto di Ludovico II Fieschi e san Teonesto in trono?
Dal Piemonte a Napoli per l’esemplare che, invece, si merita la copertina del catalogo: un rarissimo ducato in oro per Ferdinando I d’Aragona (1458-1494) con al rovescio lo stemma araldico e al dritto un fedele ed incisivo ritratto coronato del sovrano. La moneta è proposta al n. 1202 del catalogo Wannenes. Appartiene invece alla serie pontificia un altro dei pezzi forti della vendita: si tratta della piastra con san Michele che trafigge Satana fatta coniare nel 1692 a nome di papa Innocenzo XII Pignatellli (1692-1700) e qui proposta in conservazione migliore di splendida. Per Venezia, invece, è da segnalare una probabile prova in rame del ducato d’argento risalente al periodo di Alvise IV Giovanni Mocenigo (1763-1778) offerta al n. 1240; sono altresì presenti monete di varie officine italiane ed alcuni interessanti esemplari di monetazione decimale.
Ricca anche la parte medaglistica con fusioni rinascimentali rarissime come quella opera dello Sperandio da Mantova per Andrea Bentivoglio, di fine XV secolo, con ritratto al dritto e impresa dell’unicorno al rovescio (n. 1253) oppure, dello stesso autore, l’uniface con i ritratti affrontati di Ercole d’Este duca di Ferrara ed Eleonora d’Aragona, sposi nel 1473 (n. 1256).
Altre interessanti placchette e medaglie di epoca barocca e del XVIII secolo ci portano fino al periodo napoleonico con un rarissimo e originale insieme composto da una medaglia scatola in lamina d’argento contenente illustrazioni delle battaglie del Grande Corso (n. 1271) ed altre placche in bronzo con suoi ritratti. Altre medaglie di ambito papale ed alcuni esemplari del XX secolo concludono il catalogo di questo primo incanto numismatico Wannenes che si terrà il prossimo 1° giugno.
Questi i collegamenti alle piattaforme online per visualizzare l’intero catalogo e sottoporre offerte via web:
LiveAuctioneers.com | Clicca qui
TheSaleroom.com | Clicca qui
Auction.fr | Clicca qui
Lot-tissimo.com | Clicca qui