(di Antonio Castellani) | L’Italia, si diceva un tempo, è paese di poeti, navigatori e santi. Anche di santuari, si potrebbe aggiungere, pensando al gran numero di luoghi di devozione – spesso, veri capolavori artistico-architettonici, che arricchiscono tutte le regioni, da nord a sud. Tra questi, ad Imbersago in provincia di Lecco, vi è il Santuario della Madonna del Bosco, pregevole monumento del Barocco lombardo, che sorge in posizione panoramica sulla Valle dell’Adda ed è retto attualmente dai padri Oblati di Milano.
Le cronache raccontano che il 9 maggio 1617 tre pastorelli stavano pascolando un gregge nel bosco quando, sui tre grandi castagni che si ergevano intorno alla Sorgente del Lupo, scorsero la Vergine Maria. Pietro, uno dei bimbi, con grande meraviglia colse un bel riccio maturo (in primavera!) e per tutto il popolo ciò rappresentò il segno prodigioso che la Madonna desiderava essere onorata in quel luogo. Iniziò così la devozione alla Madonna del Bosco (detta anche Madonna del Riccio o Madonna dei Miracoli di Imbersago). Sul luogo delle apparizioni fu eretta inizialmente una piccola cappella, detta “lo Scurolo”, arricchita da un pregevole affresco del Barabino rappresentante la Vergine col Bambino. Sopra di essa fu poi edificata la chiesa, consacrata nel 1646 in seguito ampliata.
Nel 1954 l’allora patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Roncalli, incoronò la statua della Vergine col Bambin Gesù. Da papa, Giovanni XXIII scrisse inoltre: “Tutti i santuari di Maria mi sono cari, tanti ne visitai […]. Ma ricordo con particolare affetto il Santuario della Madonna del Bosco, perché fu il sorriso della mia infanzia, la custodia e l’incoraggiamento della mia vocazione sacerdotale”.
Nel quarto centenario della miracolosa apparizione, il prossimo 7 maggio alle ore 17.15 – dopo la Messa solenne celebrata dal vescovo ausiliare monsignor Luigi Stucchi – saranno presentati un volume dal titolo “Ex voto. L’abbraccio alla Madonna del Bosco” ed una medaglia celebrativa modellata e realizzata dal maestro Luigi Oldani. Il 9 maggio la Messa sarà invece celebrata dal cardinale Angelo Scola, al quale sarà consegnato un esemplare in argento della coniazione. Prodotta in 617 esemplari numerati in cifre arabe in bronzo argentato (a ricordare la data dell’apparizione, il 1617) nel diametro di 50 millimetri, la medaglia per la Madonna del Bosco avrà anche – come detto – un’edizione in argento di soli 50 pezzi numerati in cifre romane. Il dritto è dominato dalla sacra icona della Vergine col Bambino, con il dettaglio del riccio maturo che caratterizzò l’apparizione ai tre pastorelli. In circolo l’iscrizione 4° CENTENARIO DELL’APPARIZIONE E DEL MIRACOLO e le date 1617 e 2017.
Il rovescio esalta invece – grazie ad una modellazione equilibrata e ad una prospettiva inconsueta – la bellezza architettonica e la posizione panoramica dell’edificio sacro di fronte al quale è collocata una statua raffigurante papa Giovanni XXIII “incastonata” fra le gradinate simmetriche che conducono al Santuario stesso. Lungo il bordo, in altro SANTUARIO DELLA MADONNA DEL BOSCO e in basso IMBERSAGO (LC) ARCIDIOCESI DI MILANO.