(di Roberto Ganganelli) | Come preannunciato in anteprima da “Il giornale della numismatica” qualche settimana fa, il 2017 si appresta ad essere un anno rivoluzionario per le euro monete della Città del Vaticano. Su espressa richiesta di sua santità papa Francesco, e dopo la ratifica da parte delle autorità comunitarie, il Governatorato ha provveduto a far coniare presso la Zecca di Roma le serie divisionali 2017 che, su tutti i tagli dal centesimo ai 2 euro, non riporteranno più il ritratto del pontefice bensì il suo stemma.
In distribuzione dal 2 marzo, come prassi da alcuni anni le serie annuali del Vaticano saranno proposte in tre versioni, la prima delle quali sarà la fior di conio, contenente i soli otto valori di circolazione, che sarà commercializzata in 70 mila cartoncini al prezzo base di 37,00 euro. Il modello dello stemma papale è unico – “anche per ragioni di semplicità realizzativa e di uniformità stilistica”, ci dice il direttore dell’UFN Mauro Olivieri – ed è stato creato dall’artista Daniela Longo. Viceversa, le incisioni dei conii sono state affidate dalla Zecca ad artisti diversi, tutti nomi di punta del panorama numismatico e medaglistico italiano: Uliana Pernazza (1 eurocent), Maria Angela Cassol (2 eurocent), Luciana De Simoni (5 eurocent), Maria Grazia Urbani (10 eurocent), Silvia Petrassi (20 eurocent), Ettore Lorenzo Frapiccini (50 eurocent), Maria Carmela Colaneri (1 euro) e Claudia Momoni (2 euro).
Le due versioni proof della serie annuale 2017 di papa Francesco, invece, oltre alle monete anzi dette conterranno o un esemplare da 20 euro in argento 925/.. (mm 36 per g 26, autrice Antonella Napolione, incisore Ettore Lorenzo Frapiccini) oppure una 50 euro in oro 917/.. (mm 28 per g 15, autrice Gabriella Titotto, incisore Luciana De Simoni). Della divisionale fondo specchio con argento sono stati realizzati 8500 set, di quella “deluxe” con moneta in oro appena 1500 cofanetti. I rispettivi prezzi di commercializzazione sono stati fissati, rispettivamente, in 160,00 e 1.090,00 euro.
“Nel 20 euro in argento – fanno sapere dal Vaticano – sono riprodotti gli arcangeli Gabriele, Raffaele e Michele. Le figure sono poste a difesa del Bambino Gesù perché Dio si è fatto uomo e quale uomo è stato povero, indifeso, giudicato e rifiutato. L’immagine, opera dell’artista Antonella Napolione, è evocativa del compito degli arcangeli di difendere gli esseri umani. Nella moneta da 50 euro in oro è invece rappresentata da Gabriella Titotto la ‘Madonna dei Nodi’ che si trova nella chiesa di St. Peter am Perlach ad Augusta, in Germania. Un’immagine che, durante un viaggio, colpì molto l’allora sacerdote Jorge Mario Bergoglio, che ne portò diverse riproduzioni in Argentina rendendola, nel giro di pochi anni, molto popolare tra i fedeli”. Due soggetti, dunque, evocativi sia della pastorale che dell’esperienza di vita del pontefice, abbinati a due versioni dello stemma con le iscrizioni tradizionalmente presenti in questi casi.
Dal metallo prezioso torniamo infine agli “spiccioli” dato che per il 2 marzo è prevista anche l’emissione della coincard – la numero 8 della serie – che ospita i 50 eurocent nella nuova versione con blister abbellito da un’immagine di papa Francesco, dal profilo dei confini vaticani con i colori bianco e giallo della bandiera e, sulla destra, dalle chiavi decussate sormontate dalla tiara. Prodotta in 60.000 esemplari, la card viene proposta con un prezzo alla fonte di 3,50 euro.