STORIA, MONETE, ECONOMIA
A MILANO FRA DUE E TRECENTO

(a cura della redazione) | Si terrà a Milano il 20 e 21 ottobre prossimi, nell’aula 113 dell’Università degli Studi in Via Festa del Perdono n. 3, un interessante convegno di studi dal titolo “La congiuntura del primo Trecento in Lombardia (1290-1360)”. Storia, economia, politica e antropologia si intrecceranno in un ricco programma nel quale le monete saranno a vario titolo protagoniste, in special modo nella relazione di Lucia Travaini che sarà dedicata – nella mattinata del 21 ottobre – a “La monetazione lombarda dalla fine del Duecento al 1378”. Questo il programma completo delle relazioni. 

20 ottobre. Pomeriggio 15.00-18.00. P. Grillo (Università degli studi di Milano), introduzione ai lavori. Prima sessione: “Credito, commerci, produzioni”. Presiede S. Carocci (Università di Roma Tor Vergata); A. Poloni (Università degli Studi di Pisa), “Le produzioni manifatturiere”; S. Tognetti (Università degli Studi di Cagliari), “Commercio e banca in Lombardia dal secondo Duecento alla fine del Trecento: una proposta interpretativa”; F. Menant (École Normale Supérieure, Paris), “Il credito”.

21 ottobre. Mattina 9.30-12.00. Seconda sessione: “Monete, campagne e popolazione. Presiede G. Pinto (Università degli studi di Firenze): L. Travaini (Università degli Studi di Milano), “La monetazione lombarda dalla fine del Duecento al 1378”; L. Bertoni (Università degli “tudi di Milano), “Le campagne lombarde nel Trecento. Rilettura di un caso ‘eccezionale’”; R. Rao (Università degli studi di Bergamo), “L’insediamento rurale e i villaggi abbandonati”; G. Albini (Università degli studi di Milano), “Le carestie”.

21 ottobre. Pomeriggio 14.00-16.30. Terza sessione: “Il lato politico della congiuntura”. Presiede A. Zorzi (Università degli Studi di Firenze): P. Mainoni (Università degli Studi di Padova), “La fiscalità”; P. Grillo (Università degli Studi di Milano), “La guerra: costi e profitti”; B. Del Bo (Università degli Studi di Milano), “Corporazioni e mutamenti produttivi”; F. Menant (École Normale Supérieure, Paris), conclusioni.