(a cura della redazione) | Il denaro, nel corso dei secoli, ha continuamente ispirato gli artisti, divenendo soggetto principale o “protagonista occulto” sia di opere pittoriche che di sculture e di altre forme di espressione creativa. Elemento fortemente significativo nella società e nella cultura occidentale – e non solo – il denaro, sia sotto forma di moneta metallica che, in tempi più recenti, di banconota, è stato così effigiato da grandi maestri tra i quali Rembrandt, Metsys, Heinrich e Tiziano. In tempi più recenti, maestri moderni e contemporanei come Arman (con la “Venere ricoperta di banconote da un dollaro”) e il misterioso Bansky (con le sue banconote dedicate a Lady Diana) hanno – fra gli altri – rispolverato l’uso del denaro come soggetto iconico nelle loro opere.
E’ di un artista italiano, invece, Carlo Paolo Granci, la scultura lignea scolpita da un unico blocco dal titolo “Vecchia scatola di cartone piena di banconote” (cm 40 x 36 x 27) nella quale il creativo umbro ha riprodotto con grande minuzia di particolari – in stile quasi iperrealista – un contenitore di cartone ondulato, aperto, pieno di mazzette da 50 euro sulle quali non mancano numero di serie, fascette e scritte posticce a lapis, come spesso accade sui biglietti reali.
Assai complessa nella realizzazione e fortemente evocativa nella sua semplicità l’opera – assieme ad altre visibili nel sito dell’artista (clicca qui) è stata esposta con successo in alcune mostre personali e collettive, tra le decine alle quali Granci ha preso parte in questi anni. I risparmi di una vita intera? L’incasso di un affare fortunato? Il frutto di qualche attività illecita? Non lo sappiamo; certo è che la “Vecchia scatola di cartone piena di banconote” ha risvegliato curiosità, domande ed interesse in tante persone. Ed emozioni multiformi, quelle che da sempre il denaro – per la sua natura contraddittoria – suscita negli esseri umani.