(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | Dopo aver chiuso la settimana precedente, venerdì 12 agosto, con il fixing a quota 1.207,79 euro per oncia (38,83 euro al grammo), il metallo prezioso ha vissuto – nella settimana centrale del mese – due sedute iniziali all’insegna del ripiegamento seguite da altre due giornate di sostanziale stabilità e da una ulteriore, lieve contrazione nella giornata di venerdì 19. Per visualizzare il grafico interattivo e dinamico delle quotazioni clicca qui; per iscriverti gratuitamente alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui).
Sintesi della settimana | Nel periodo, l’oro ha visto ridimensionarsi la propria quotazione nella misura di un -1,52%, pari a -59 centesimi di euro al grammo, per collocarsi venerdì 19 agosto a quota 1.189,41 euro l’oncia, ossia 38,24 euro al grammo.
Sintesi del mese | Tra il 19 luglio e la stessa data di agosto il prezzo del metallo prezioso, dopo un iniziale ripiegamento, ha attraversato una fase di buona crescita fino a raggiungere il massimo relativo di periodo, fatto registrare giovedì 4 agosto a quota 1.223,20 euro l’oncia (39,33 euro per grammo). Da quel momento si è avviata, invece, una fase di contrazione del fixing – non marcata, ma pressoché continua – che ha portato ad un risultato di periodo quantificabile in -58 centesimi di euro al grammo (in percentuale, -1,49%).
Sintesi dell’anno | Nonostante le non positive performance dell’ultima settimana e dell’ultimo mese, sull’orizzonte dei 365 giorni dal 19 agosto 2015 al 19 agosto 2016 l’oro fa ancora segnare un apprezzamento a due cifre, nella misura di un +16,54% ed equivalente ad un incremento del prezzo al grammo di +5,43 euro. Dall’analisi del grafico, si evidenzia come da fine giugno di quest’anno la quota di supporto del fixing si collochi stabilmente attorno ai 1.200 euro per oncia (38,58 euro al grammo). Dall’inizio dell’anno solare 2016, invece, l’oro mette a segno – alla data del 19 agosto – un +19,13% che, sul prezzo al grammo, equivale ad una crescita di +6,14 euro.