5 EURO IBRIDI DI GERMANIA,
NOVITA’ IN VISTA PER IL 2017

(a cura della redazione) | Ci siamo già occupati, nei mesi scorsi, della rivoluzionaria moneta da 5 euro in metallo con anello intermedio in polimeri emessa dalle cinque zecche federali tedesche e dedicata al pianeta Terra. Ora – riflette Ursula Kampmann, direttrice di “CoinsWeekly” – il Bundesministerium der Finanzen di Berlino ha annunciato che la prossima emissione di questo tipo sarà dedicata al tema “Zone climatiche del pianeta”, chissà con quali varianti cromatiche…

Le monete della prima emissione, (1,5 milioni di pezzi fior di conio) sono state distribuite al valore nominale e sono andate esaurite in un battibaleno, vuoi per la bellezza e modernità del conio vuoi per l’inedito accoppiamento mediante anello plastico tra tondello interno e anello metallico esterno. Anche le ulteriori 250 mila monete proof, del resto, sono sparite dal mercato e ormai sono reperibili solo a prezzi molto elevati. Con questa operazione, il Ministero delle Finanze tedesco ha incassato – esclusi gli introiti dalle monete proof – 7,5 milioni di euro senza aumentare la massa monetaria riservandosi dai cittadini, di fatto, “un credito senza interessi” dal momento che nessuno, riflette la Kampmann, si sognerà di spendere queste monete, che pure in Germania sono a corso legale.

C’è anche, come sempre, un rovescio della medaglia: se i 5 euro ibridi hanno risvegliato curiosità nei collezionisti, lo Stato federale ha già annunciato che nel 2017 vi sarà un aumento del  contingente delle proof da 250 a 300 mila pezzi; nulla si sa, invece, per la versione in cupronichel e polimero a finitura fior di conio che dovrebbe essere commercializzata ancora al facciale. La speranza è che non si stia innescando una bolla speculativa, tipo quella attuata in vari paesi – Germania in testa – con le emissioni celebrative da 2 euro. Senza contare che i segni di zecca differenti – ai quali corrispondono anche cinque diverse sfumature cromatiche dell’inserto plastico – costringono gli appassionati a mettere in collezione ben cinque esemplari di ogni tipo emesso.