ORI MONDIALI DI GRAN PREGIO (E NON SOLO)
PER L’ASTA GADOURY 2017 

(informazione pubblicitaria) | Il 2 dicembre 2017 la casa d’aste monegasca Éditions V. Gadoury terrà un prestigioso incanto numismatico al Méridien Beach Plaza Hotel, location che offre una affascinante vista sulla baia di  Montecarlo. Un viaggio lungo ben 1384 lotti che andrà dall’antichità all’epoca moderna, con un’ampia selezione di monete e medaglie auree rare e pregiate. Le 150 monete antiche in catlaogo – greche, celtiche, romane, bizantine e del periodo delle migrazioni – daranno il via all’evento. Tra queste un’ampia serie di monete in oro, da Cesare a Maioriano, con molti esemplari del I e II secolo. I conoscitori terranno d’occhio le importanti rarità, quali l’aureo di Commodo in conservazione eccezionale, raffigurante, sul rovescio, Castore in piedi che tiene per le briglie proprio cavallo (lotto 93, € 25.000), gli aurei di Pertinace e di Caracalla come cesare, ancora in conservazione eccezionale (lotti 96, € 30.000, e 98, € 25.000). Il travagliato III secolo è invece rappresentato da numerose rarità, tra i quali aurei di Otacilia Severa e Carino e altri risalenti al tempo della Tetrarchia. Dobbiamo, inoltre, menzionare il meraviglioso aureo di Massimiano Erculeo battuto a Treviri su cui è raffigurato Massimiano come “Pacator Gentium” in quadriga (lotto 110, € 15.000).

Gadoury ha selezionato, per l’asta del 2 dicembre, alcuni tra i più rari aurei imperiali romani

La sezione delle monete bizantine comprende interessanti solidi, semissi e tremissi, tra i quali vari esemplari battuti in Italia e in Sicilia. Non si devono dimenticare rari esemplari emessi dai re longobardi, in particolare splendidi tremissi di Cuniperto e Liutprando. L’asta Gadoury del 2 dicembre presenterà, a seguire, la bellezza di circa 1200 monete e medaglie da tutto il mondo. Il catalogo “parlerà tedesco” con la spettacolare medaglia in oro da 50 ducati battuta da Ernst August, vescovo di Osnabrück nel 1691 (lotto 220, € 15.000). Un lingotto in oro della dinastia Qing da 312 grammi prodotto nella città di Tientsin è invece una delle maggiori attrazioni della sezione cinese (lotto 301, € 28.000).

In grande spolvero le monete francesi, ma anche le medaglie e le curiosità di pregio come il lingootto di Tientsin

Le monete francesi presenti in asta saranno più di 500 e il 5 franchi emesso durante i Cento giorni del ritorno di Napoleone, nel 1815 delizierà i collezionisti per la sua perfetta conservazione (lotto 478, € 3000). Inoltre passerà sotto il martello del banditore una serie completa di più di 220 lotti di prove e piedfort che vanno da Luigi XIV al 1984. Una prova non datata del 100 franchi di Carlo X con il ritratto del sovrano, coniata dalla zecca di Parigi, è il pezzo più rilevante: classificato fior di conio e di grande rarità, è stimato 50.000 euro (lotto 679).

Dalla Francia si passerà, poi, alla Gran Bretagna dove sarà possibile scoprire altrettanti tesori numismatici. Gadoury ha, infatti, selezionato alcune medaglie in oro particolarmente rare. La prima di esse mostra Sofia del Palatinato, madre di Giorgio I, insieme a Matilde, l’antenata della casata dei Welf, che ereditò il trono da Guglielmo III (lotto 871, € 15.000).

Prove, piedfort e massimi moduli nel metallo più prezioso nell’asta monegasca

Giungiamo, a questo punto, in Italia con oltre 200 lotti di monete e medaglie in catalogo. Di particolare rilevanza è la sezione di monete napoleoniche in Italia (lotti 910-935), particolarmente rappresentate le zecche di Torino e Genova. In evidenza il rarissimo franco 1810 battuto a Torino, in superba conservazione (lotto 921, € 5000), e il 20 franchi del 1814 della zecca di Genova emesso in soli 887 esemplari, che si presenta in uno stato di conservazione assolutamente fuori dell’ordinario per questo tipo di moneta (BB/Spl). È considerato tra le massime rarità napoleoniche per l’Italia (lotto 928, € 9000).

Della monetazione del Governo Guelfo a Genova (1318-1333) è presente, nel catalogo Gadoury, uno splendido genovino, cui è attribuito il più alto grading della PCGS (MS62). Questa moneta è tra le maggiori rarità del periodo medievale genovese e si distingue per un piccolo leone alla fine della legenda del dritto (lotto 946, € 3.500). Di massa di Lunigiana sarà battuta invece una quadrupla in oro del 1588, estremamente rara, in slab PCGS. Al drittto compare il busto di Alberico I Cybo Malaspina e, al rovescio, il suo bellissimo stemma coronato e ornato (lotto 955, € 5000).

Ampia e di gran livello la selezione di monete delle zecche italiane medievali e moderne

La medaglia in oro non datata di Luigi Alessandro Crivelli e Anna Crivelli Valperga, conti di Lomello (sec. XVIII) è a sua volta un pezzo superbo e rarissimo. Come recita la nota in catalogo, a partire dal XIII secolo i Crivelli furono una delle più potenti famiglie milanesi, che contò importanti rappresentanti in ambito militare e religioso. Possedevano latifondi compresi i Marchesati di Agliate e Inverigo, la Contea di Nerviano e le Signorie di Uboldo e Castellanza. Questa medaglia è probabilmente unica e in eccellente stato di conservazione (lotto 960, € 15.000).

Al lotto 974 troviamo un bellissimo esemplare di piastra battuta a Napoli a nome di Ferdinando I di Borbone, moneta molto rara e in ottimo stato di conservazione (€ 3.000). Il Ducato di Parma è ben rappresentato da alcune importanti rarità: il doppio ducatone di Ranuccio I Farnese datato tra 1604 e 1615 (lotto 980, € 18.000), e il testone del 1687 con il ritratto del suo pronipote Ranuccio II (lotto 984, € 15.000).

Eccezionali esemplari per Parma, Bologna e altre officine monetarie della Penisola nel catalogo Gadoury

Nella sezione dedicata allo Stato pontificio segnaliamo il bellissimo grosso di Clemente V (1305-1314) battuto a Pont de Sorgues in cui, al diritto, compare il pontefice benedicente in un magnifico ritratto in stile medievale mentre, al rovescio, viene citato il COMIT VENASINI, cioè il feudo francese del Papato (lotto 1012, € 3000). Segnaliamo, inoltre, la rarissima doppia coniata a Bologna a nome di papa Gregorio XIV che fu sul soglio di Pietro per un periodo brevissimo (dal 5 dicembre 1590 al 16 ottobre 1891). Come noto, esiste una sola sua moneta, un testone per la zecca di Roma, mentre, relativamente più abbondante, è la produzione nella zecca di Bologna, pur rimanendo monete di estrema rarità (lotto 1015, € 5000).

Ricca, come sempre, la sezione dedicata alle monete dei Savoia. Cominciamo con una superba lira 1562 coniata a Chambéry a nome di Emanuele Filiberto (lotto 1039, € 4.000); da segnalare una doppia 1786 di Vittorio Amedeo III in slab PCGS con grading MS62, assolutamente di rilievo per questo tipo di moneta (lotto 1046, € 1.500).

Sempre sugli scudi la monetazione di Casa Savoai, sia del Regno di Sardegna che di quello d’Italia con esemplari di grande conservazione e rarità

Per la monetazione decimale, ricordiamo il 100 lire di cui vennero emessi solo 294 esemplari, battuti a Roma nel 1878 (lotto 1079, stima € 30.000), e il 100 lire di Umberto I battuto a Roma nel 1880, emesso in soli 154 esemplari (lotto 1087, € 20.000).

Per la Russia sono presentati 90 lotti che vanno da Pietro il Grande al periodo dell’Unione Sovietica. Ne sono esempi rilevanti la medaglia in oro del 1725 di Martin Cupy per la morte di Pietro il Grande (lotto 1208, € 40.000) e la medaglia in oro del principe Dimitri Gallitzin, ambasciatore russo che morì a Vienna nel 1793. Un rublo del 1741 di Ivan III battuto a San Pietroburgo (lotto 1211 € 20.000) e il raro pezzo da 10 rubli del 1764 di Caterina II, anch’esso coniato a San Pietroburgo costituiscono i pezzi più pregiati. Una medaglia d’oro con il ritratto di Alessandro III e di sua moglie Maria Feodorovna, con un diametro di più di sei centimetri, è l’esemplare con la stima più elevata di tutta la vendita: 60.000 euro (lotto 1268).

Dai rari dollari USA alle medaglie russe alle coniazioni orientali: il 2 dicembre a Montecarlo ce n’è per tutti i gusti

Seguirà la sezione di emissioni statunitensi costituita da 60 lotti, la maggior parte in oro, che comprende le splendide monete da 20 dollari battute a Filadelfia nel 1860, a New Orleans nel 1861 (lotto 1329, € 10.000) e a Carson City nel 1875 e nel 1833.

Si può richiedere il catalogo a Éditions Victor Gadoury, 57, rue Grimaldi, 98000 Monaco. Tel. +37 793 251 296; fax: +37 793 501 339; e-mail: contact@gadoury.com. Il catalogo è inoltre accessibile online sulle seguenti piattaforme: www.gadoury.com; www.sixbid.com; www.numisbids.com; www.bidinside.com. È inoltre possibile partecipare all’asta anche via computer di casa attraverso www.biddr.ch.