(a cura della redazione) | Il 15 aprile 1990, in una clinica di Manhattan si spegneva anni Greta Garbo, una delle più grandi attrici della storia del cinema. Nata a Stoccolma nel 1905 col nome di Greta Lovisa Gustafsson, da una famiglia poverissima, si fa strada come simbolo di una femminilità magnetica e irraggiungibile e, dopo i primi successi cinematografici in Svezia, si trasferisce ad Hollywood dove conquista produttori e pubblico per ritirarsi clamorosamente dalle scene nel 1941, a soli 36 anni. Da lì inizia la leggenda del personaggio, tanto che nel 1995 la Monnaie de Paris nel 1995 ne inserisce il ritratto su una moneta da 100 franchi nella serie dedicata al centenario del cinema (Ag 900/.., mm 37,00 per g 22,20) mentre la Svezia – sua patria natale – le dedica una medaglia coniata sia in oro che in versione oversize da un chilogrammo d’argento.
I 100 franchi del 1995 dedicati da Parigi a Greta Garbo (source: Monnaie de Paris)
Numerosissimi anche i francobolli emessi nel mondo con immagini e ritratti di Greta Garbo o tratti dai suoi film: spicca su tutti il 37 centesimi stampato dalle Poste americane nel 2005, centenario della nascita della diva. L’omaggio più bello che sia stato tributato in tondello alla grande attrice rimane invece, probabilmente, la suggestiva medaglia che lo scultore e pittore svedese Ernst Nordin le ha dedicato ritraendola al dritto in primo piano, il volto di tre quarti a destra accompagnato dalla sola iscrizione GARBO e, al rovescio, solitaria come fu gran parte della sua vita mentre passeggia lungo una spiaggia vuota.
La medaglia di Ernst Nordin (1934-) che rende omaggio alla grande attrice svedese (source: archive)