(di Mathias Paoletti) | Si è saputo di recente – nel mese di ottobre, per l’esattezza – che una delle zecche clandestine più prolifiche d’Europa operava a pieno regime nel capoluogo ligure, fabbricando monete adesso in circolazione in tutta l’Unione Europea: le forze dell’ordine hanno infatti scoperto che due falsari genovesi – i fratelli Aurelio e Alessandro Ielich, che avevano installato il loro laboratorio a Oregina – sarebbero i responsabili di un consistente giro di denaro falso che ha scavalcato i confini nazionali. I due fratelli, attualmente detenuti in carcere, erano specializzati nella fabbricazione di monete bimetalliche da 2 euro, con le stesse caratteristiche di quelle che erano state segnalate dalle autorità in molti paesi dell’Unione Europea. A scoprirlo sono stati proprio i tecnici della Banca Centrale Europea e gli esperti della Zecca dello Stato, che hanno ricostruito a ritroso il “percorso” di alcune monete facendole risalire proprio al laboratorio ligure e non, come si pensava in un primo tempo, ad una delle numerose officine di coniazione illegali della Campania divenute tristemente famose in tutt’Europa col nome di “Napoli group”.