(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | Un’altra settimana positiva, quella appena trascorsa, per il metallo prezioso che dopo una giornata di iniziale ripiegamento, lunedì 15, rispetto alla chiusura del venerdì precedente, ha fatto registrare tre sedute all’insegna di una sostanziale stabilità ed una, a fine periodo, assai più vivace e positiva che ha riportato l’oncia d’oro sopra la quota dei 1.100 euro. Per visualizzare il grafico interattivo e dinamico delle quotazioni clicca qui; per iscriverti alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui).
Sintesi della settimana | Il grammo di metallo prezioso, nel periodo in oggetto, si è apprezzato di 77 centesimi di euro passando dai 34,87 euro del fixing di lunedì sera ai 35,64 di venerdì. Una variazione del +2,21% che ribadisce il ritorno di interesse, da parte di investitori e risparmiatori di tutto il mondo, su quello che è da sempre considerato un bene rifugio ed un elemento di differenziazione fondamentale di ogni portafoglio.
Sintesi del mese | Notevole la performance dell’oro, se considerata sull’orizzonte del mese dal 19 gennaio alla stessa data di febbraio: in tale arco di tempo, infatti, il metallo prezioso ha fatto registrare un lusinghiero +11,19% con minimo e massimo collocati, rispettivamente, ad inizio e a fine periodo. Appena sei le sedute con segno positivo, contro ben quindici giornate di contrattazione in territorio positivo; il tutto, in un mese, ha portato il grammo d’oro ad aumentare la propria quotazione di 3,59 euro.
Sintesi dell’anno | Anche per quanto riguarda gli ultimi 365 giorni di mercato il risultato finale è positivo, per l’esattezza nella misura di un +4,33% che corrisponde ad un incremento del prezzo al grammo di 1,48 euro. Rispetto al minimo di periodo – i 31,11 grammi toccati appena il 17 dicembre scorso – la crescita è addirittura del 14,59% mentre, rispetto al massimo assoluto di periodo – i 36,58 €/gr del 10 aprile 2015 – il fixing del 19 febbraio 2015 è solo del -2,57% inferiore. Dalla prima seduta del 2016, infine, il guadagno si consolida fino al +11,03%.