(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | Gli appena 36 centesimi di euro limati dalla quotazione sul grammo di metallo prezioso nel periodo da lunedì 14 a venerdì 18 marzo rispecchiano una settimana all’insegna di una sostanziale stabilità. Dopo una fase di euforia, la vivacità legata alla richiesta d’oro sui mercati internazionali ha lasciato spazio, nelle ultime due settimane, ad un andamento meno dinamico e più attendista: del resto, il metallo prezioso ha messo a segno, solo da inizio 2016, un risultato notevole: +11,04%. Per visualizzare il grafico interattivo e dinamico delle quotazioni clicca qui; per iscriverti alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui).
Sintesi della settimana | Quattro sedute su cinque con segno meno non hanno intaccato in modo sostanziale la quotazione dell’oro nel periodo in esame: la variazione, infatti, è stata alla fine di appena il -1,00% con oscillazioni dei fixing contenute in un range, relativo al prezzo dell’oncia, di soli 15 euro, tra un minimo di 1.108,60 in chiusura di settimana e un massimo di 1.119,81 toccato ad inizio periodo.
Sintesi del mese | Anche la performance nel periodo 18 febbraio – 18 marzo è stata positiva nella misura di un +1,64%; nel mese, il massimo è stato raggiunto al fixing del 7 marzo con 1.158,06 euro per oncia (37,23 €/gr). Le quotazioni hanno oscillato in una fascia di ampiezza 2,17 euro, relativamente al prezzo del grammo di metallo prezioso, e l’apprezzamento finale è infine quantificabile in 58 centesimi di euro al grammo.
Sintesi dell’anno | Gli ultimi 365 giorni vedono un +2,53% come risultato finale; un risultato per la cui corretta valutazione è necessario tenere conto della lunga fase di discesa del prezzo iniziata il 10 aprile 2015 (quando l’oncia quotava 1.137,80 euro) e durata, in sostanza, fino al 30 dicembre (quotazione a 970,37 euro).