(sponsored by BMP) Dopo un inizio febbraio piuttosto difficile, finalmente una boccata d’ossigeno per la quotazione del metallo prezioso nella settimana centrale del mese. Tra lunedì 12 e venerdì 16, infatti, l’oro – sebbene al termine di un’alternarsi di sedute positive e negative – ha guadagnato quasi un punto e mezzo percentuale riguardagnando, di fatto, le stesse posizioni di inizio 2018.
Sintesi della settimana | Rispetto al fixing di chiusura di venerdì 9 febbraio la quotazione al grammo del metallo prezioso, oscillando in una forbice di ampiezza pari a 50 centesimi di euro, ne porta a casa a fine periodo ben 48 di apprezzamento, pari ad un +1,40%. L’alternarsi tra sedute all’insegna degli acquisti ed altre di “presa di beneficio” non altera uno dei migliori risultati settimanali da inizio 2018.
Sintesi del mese | Quanto avvenuto sui mercati la scorsa settimana riporta quasi in equilibrio anche la performance sull’orizzonte degli ultimi trenta giorni con una perdita marginale dello 0,45% che equivale a -16 centesimi di euro sul prezzo del grammo di fino.
Sintesi dell’anno | Resta in profondo rosso (-6,58%) il risultato relativo agli ultimi 365 giorni; il 16 febbraio 2017, infatti, per acquistare un grammo di metallo prezioso occorrevano 37,42 euro, 2,46 in più rispetto al fixing della stessa data del 2018. Nel periodo, la forbice di oscillazione è stata di ampiezza pari a 4.61 euro sul prezzo del grammo, tra un minimo di 33,98 euro/grammo (il 12 dicembre 2017) e un massimo di 38,89 (raggiunti il 12 aprile scorso). Dall’inizio dell’anno solare, infine, il prezzo dell’oro è sostanzialmente stabile: al fixing del 16 febbraio, infatti, si registra un -0,26% rispetto alla prima seduta dal 2018.