VITO MARIA AMICO STATELLA IN UNA RARA MEDAGLIA SICILIANA DEL 1762

Col tempo, divenne priore di 25 monasteri del Regno e fu nominato abate cassinese nel 1757. Le cronache dell’epoca ci descrivono il giovane Vito Maria come persona particolarmente attenta alla moralità tanto da evitare la frequentazione di aree archeologiche importanti come il Teatro romano di Catania per via della presenza di “povere donnicciuole”; dedito alla lettura anche durante il pranzo ed attento alla propria alimentazione, è descritto come “uomo di statura mediocre, di aspetto sanguigno incline all’ira ma facilmente placabile”. In ogni caso, fu un personaggio notevole e strinse amicizie importanti tra la Sicilia e Napoli; tra le sue frequentazioni troviamo monsignor Francesco Testa di Monreale, Ignazio Paternò Castello principe di Biscari ed Alessio Simmaco Mazzocchi di Santa Maria di Capua. Divenne membro di accademie siciliane ed italiane come, ad esempio, la Colombaria di Firenze, l’Arcadia di Roma, l’Etrusca di Cortona, quella dei Ricovrati di Padova e la Societas Antiquariorum Londinensis.002

Re Carlo di Borbone, con atto ufficiale dell’8 ottobre 1751, gli conferì il titolo di storiografo regio e Amico Statella diventò grande amico del viceré e capitano generale di Sicilia Giovanni Fogliani d’Aragona (giunto a Palermo il 22 giugno 1755) al quale dedicò il celebre “Lexicon Topographicum Siculum” edito a Palermo nel 1757.