(di Mathias Paoletti) | Già prima della consueta pausa estiva nelle attività sociali, il Centro Culturale Numismatico Milanese rende noto il titolo di quella che sarà la prima conferenza della nuova “stagione”. L’appuntamento, aperto a soci ed amici, è per martedì 22 settembre alle ore 20.45 presso la sede di Via Terraggio 1 a Milano, presso l’Università Popolare (ultimo piano, a destra) dove Luciano Binaschi terrà una conversazione sul tema “I ritratti dei dogi nella monetazione veneziana”. Binaschi, socio del Ccnm, è appassionato di storia e cultura veneziana e collezionista di monete veneziane fin dall’adolescenza; autore di varie pubblicazioni, ha trovato, nello studio e nel collezionismo di queste emissioni, la naturale sintesi per appagare ambedue le passioni, quella storica e quella numismatica.
La lira Tron del 1474, caso più unico che raro in cui un doge è ritratto in moneta “dal vero” (source: archive)“I signori tiranni si mettono in medalia, e non i cavi de republica”. Questa celebre frase veneziana, citata da Lucia Travaini, mette bene in luce la diffidenza, anzi la contrarietà della Serenissima a fare del doge in carica un personaggio celebrato e raffigurato come individuo sulle monete. Con la sottoscrizione della “promissione ducale”, giurata per la prima volta nel 1192 da Jacopo Tiepolo, nasce lo strumento che pone precisi confini all’autorità dogale. Da quel momento, il doge verrà sempre più spogliato dei suoi poteri, e fortemente limitato in qualunque libertà d’azione da norme sempre più stringenti; di dogato in dogato, la sua figura sarà annichilita e limitata al mero e precipuo compito di impersonare la Repubblica. E’ per questo motivo che la Serenissima Repubblica di Venezia, intesa come governo assembleare ed oligarchico, non tollerò mai la raffigurazione del doge regnante sulla propria monetazione, salvo le poche eccezioni – come la famosa lira Tron – di cui si parlerà diffusamente durante l’incontro.