(dal nostro inviato Roberto Ganganelli) | Pur non essendo stato tra i paesi che hanno preso parte al Media Forum del 5 febbraio, lo Stato della Città del Vaticano è stato presente alla fiera di Berlino con un proprio stand, come al solito preso d’assalto dai tanti collezionisti presenti. Nel corso della recente World Money Fair, inoltre, sono stati resi disponibili i bozzetti di alcune monete che saranno emesse prossimamente. Si tratta di tre coniazioni, anzi, di due e mezzo… e presto capirete perché.
La prima commemorativa di cui ci occupiamo sono i 2 euro bimetallici per il 150° anniversario di istituzione del Corpo della Gendarmeria avvenuto nel 1866. Una moneta che – come noto – adotta la faccia comune europea modellata a suo tempo da Luc Luycx e sottoposta a restyling pochi anni fa; sulla faccia nazionale, invece, l’artista Daniela Longo ha composto una veduta della cupola di San Pietro, spostata verso sinistra, con la rappresentazione di un milite della Gendarmeria, visto di profilo con berretto e mantello d’ordinanza, nella parte destra. Tutto attorno, in cerchio, nella parte alta CORPO DELLA GENDARMERIA 1866 . 2016 e in basso CITTA’ DEL VATICANO. Un soggetto “istituzionale” che ben pochi margini di libertà ha lasciato all’autrice la quale si è rivelata abile, tuttavia, nel sottolineare in modo immediato ed efficace il ruolo di vigile presenza dei gendarmi nella vita quotidiana e nel funzionamento del Vaticano.
I 10 euro in oro dedicati al sacramento del Battesimo, invece, pur rimanendo fedeli all’impostazione data a questa ancor giovane moneta – la prima della serie, infatti, è stata coniata nel 2014 – e presentando, perciò, il ritratto del papa al dritto ed un’interpretazione, ogni volta diversa, del Battesimo di Gesù al rovescio, nella versione elaborata per il 2016 da Antonella Napolione presentano più di un elemento di originalità. In primo luogo, nella legenda del dritto – incorniciata in cartigli che formano, con le loro estremità, due piccole croci accostate da globetti – si fa un esplicito accenno all’Anno Santo della Misericordia voluto da papa Francesco il cui ritratto, rivolto a destra, appare sorridente e armonioso. Al rovescio, invece, il Cristo di profilo si immerge nelle acque ed è ritratto con nimbo cruciforme e in uno stile modernissimo che rievoca sia elementi bizantini che ottocenteschi. Una moneta davvero ben riuscita, almeno a giudicare dai modelli.
La terza, futura coniazione di cui sono state rese disponibili, da parte dell’Ufficio Filatelico Numismatico del Vaticano, alcune informazioni è l’argentea pezzatura da 5 euro destinata a celebrare la 49a Giornata Mondiale della Pace. Sul rovescio, un angelo di gusto quasi michelangiolesco discende dal cielo, ad ali spiegate, e con una spada taglia un intricato rovo – emblema dei conflitti tra gli uomini – per lasciar crescere liberi due rami d’ulivo carichi di frutti, simboli di pace e quindi di prosperità. Il valore, il nome CITTA’ DEL VATICANO e il valore 5 euro, modellati con un piacevole lettering tra antico e moderno, completano la moneta di cui non è stato presentato – stranamente – il dritto che dovrebbe ospitare tradizionalmente il ritratto del pontefice.
Si tratta di un semplice ritardo nella definizione ed approvazione del bozzetto? O c’è qualche altra ragione? A presto con nuovi aggiornamenti, che potrebbero rivelarsi clamorosi.