(di Livio Toschi) | Il Museo fu inaugurato il 27 novembre 2012. Si trova all’interno del Centro Olimpico della Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali (FIJLKAM) a Ostia Lido, felicemente ubicato tra il mare e la pineta di Castel Fusano, in provincia di Roma. Il Centro, che si estende su un’area di 40.000 mq e dispone di palazzetto dello sport, palestre, foresterie, ristorante, ecc…, è oggi intitolato a Matteo Pellicone, il presidente che lo volle e lo realizzò. Il Museo ha lo scopo non solo di raccogliere, custodire e far conoscere le preziose memorie della Federazione, ma anche di promuovere la cultura in ogni sua espressione. Vuole essere, insomma, una realtà viva e in perenne rinnovamento, legata al suo tempo e agli eventi che lo caratterizzano.
Per interessare un pubblico sempre più vasto organizza con continuità mostre d’arte, convegni, dibattiti, incontri e spettacoli: un’attività poliedrica davvero unica nel mondo dello sport. La FIJLKAM, infatti, da molti anni ha intrecciato un fecondo connubio con l’arte e la cultura, dando corpo a ciò che il barone Pierre de Coubertin definiva “Le mariage des muscles et de l’esprit”.
Ci è gradito qui ricordare le otto mostre collettive finora allestite: “Lo Sport e il Mito”, “La Donna tra mito e realtà”, “Roma: il fascino dell’eterno”, “Tutti i colori dell’acqua”, “Athla: lo sport nel tempo”, “Il meraviglioso mondo degli animali”, “Roma: la porpora e l’oro” e “Fantasia” (aperta fino al 10 settembre 2016). Tra i medaglisti che hanno esposto nelle mostre del Museo segnaliamo in particolare Sergio Giandomenico (già incisore alla Zecca di Stato), scomparso nel 2014, Roberto Mauri (incisore alla Zecca e docente alla Scuola dell’Arte della Medaglia) e Silvia Girlanda, autrice – tra l’altro – della medaglia ufficiale del Museo, coniata dalla ditta Bertozzi di Parma.
Il Museo vero e proprio si divide tra la Sala Monticelli (intitolata al fondatore della Federazione, il marchese Luigi Monticelli Obizzi) e la sala panoramica trapezoidale in cui si ammira il grande plastico (220×360 cm) del complesso sportivo, ambedue al primo piano del fabbricato che prospetta sul piazzale d’ingresso del Centro Olimpico. Al primo piano c’è anche la grande sala per esposizioni collettive, che ha sinora ospitato opere di un centinaio di artisti italiani e stranieri. Al pianterreno si trova l’Aula Magna, raggiungibile attraversando un salone che svolge svariate funzioni culturali, ma di solito accoglie mostre d’arte “personali” (17 finora).
Fra i tanti oggetti conservati nella Sala Monticelli si possono ammirare le coppe e le medaglie conquistate dalla FIJLKAM nelle competizioni nazionali e internazionali, la collezione di medaglie sulla pesistica donata al Museo da Marino Ercolani Casadei, un buon numero di medaglie sui principali sport olimpici donate dalla ditta Bertozzi. Infine segnaliamo quelle realizzate da artisti di chiara fama che ne hanno fatto omaggio al Museo. Insomma, le medaglie riempiono quattro grandi bacheche della Sala Monticelli e sono tra i pezzi più ammirati del Museo.
Altro settore fondamentale del Museo, sebbene ne sia fisicamente separato, è la Hall of Fame, che si affaccia sull’esedra porticata nella zona delle foresterie. In mezzo ai molti pannelli biografici dei nostri campioni qui si custodiscono cimeli di ogni genere relativi agli atleti e ai dirigenti, tra cui la ricca “Collezione Raicevich”, acquistata anni fa dalla FIJLKAM. Dalla Hall of Fame si accede alla Biblioteca federale, di prossima apertura. Anche nella Hall of Fame troviamo delle medaglie: ricordiamo soprattutto quelle assegnate per meriti di guerra a Giovanni Raicevich e le poche che ci restano delle sue innumerevoli vittorie sui tappeti di lotta di tutto il mondo (per due volte il “campionissimo” triestino donò le medaglie più preziose alla patria).
Il 13 aprile 2016 si è inaugurata l’ottava mostra collettiva d’arte, intitolata “Fantasia”, cui fa da preziosa appendice la mostra personale di Fabio Finocchioli: “L’isola che non c’è”. Nella Hall of Fame si può contemporaneamente visitare la mostra documentario-iconografica su Luigi Pianciani (1810-1890), un grande ma ancora poco noto sindaco della Capitale.
Il Museo è nato grazie alla lungimiranza del compianto presidente Matteo Pellicone (che ha guidato la Federazione per 33 anni) ed estende di continuo la propria attività grazie al sostegno del nuovo presidente Domenico Falcone: ambedue hanno fermamente creduto nel valore dell’arte e della cultura nello sport. Il compito di gestire il Museo e le molteplici attività connesse è davvero impegnativo, ma le sfide affascinano chi s’interessa di sport di combattimento, quindi le affrontiamo con determinazione e con entusiasmo perché, è risaputo, la fortuna aiuta chi osa.