Pesano molto, le chiediamo, i vincoli “della committenza”, ossia le esigenze specifiche di celebrazione e comunicazione che la Zecca, oppure altre istituzioni, manifestano in sede di richiesta di un modello per moneta o per medaglia? “Certamente – ci risponde – tuttavia la fase preliminare di documentazione, di indagine sulle iconografie legate all’argomento, una riflessione su simboli e possibili soluzioni aiuta in modo direi ‘naturale’ nello sviluppo dei modelli”.
E in sede di realizzazione tecnica, qual è secondo lei, l’aspetto fondamentale da curare? “Ogni singola fase della creazione di una moneta richiede innumerevoli accortezze tecniche. Ad esempio, non è automatico che un modello o un bozzetto, per quanto belli e gradevoli alla vista, siano realizzabili efficacemente sul metallo. Penso, nello specifico, all’equilibrio tra rilievi e piani, pieno e vuoto, massa ed assenza di massa che, anche nella coniazione di un piccolo tondello metallico, devono essere tenuti in conto pena un prodotto finale non perfetto”.
Curioso come, parlando del lavoro svolto presso il reparto di modellazione e incisione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Maria Carmela Colaneri – pur interpellata sul proprio lavoro – parli quasi sempre al plurale. “Un ‘noi’ – ci spiega – che deriva da tanti anni di lavoro in equipe con gli altri artisti e incisori della Zecca, che nel tempo si è trasformato anche in un modo naturale di scambiarsi informazioni, esperienze, punti di vista sulle rispettive idee e soluzioni”.
Per quanto riguarda le monete, il maestro Colaneri si è cimentata nel tempo con i soggetti e le celebrazioni più disparate, dando sempre prova di grande versatilità e creatività: a titolo di esempio, basti ricordare le commemorative da 2 euro per la Costituzione europea (2005), le Olimpiadi invernali di Torino (2006), le bimetalliche vaticane per la Guardia Svizzera e la GMG di Madrid (2006 e 2011), quelle italiane per Braille, Pascoli e Verdi (2009, 2012, 2013). Suoi anche numerosi argenti in lire e in euro amatissimi dai collezionisti: ricordiamo i 10 euro 2004 per Genova Capitale europea della cultura (Premio Internazionale “Vicenza Numismatica” 2005), i 5 euro felliniani del 2005, i 10 euro 2010 e 2011 rispettivamente per Giorgione e Vasari. Per quanto riguarda l’oro, infine, San Marino le ha ad esempio affidato nel 2004 le celebrazioni di Marco Polo nel 750° della nascita, e l’Italia i 20 euro per il quinto centenario della nascita di Palladio (2008, in abbinamento con l’argentea commemorativa da 10 euro).