(di Antonio Castellani) | La più preziosa, la più ambita tra le monete dell’attuale serie numismatica del Vaticano è, fin dalla sua prima apparizione nel 2012, sicuramente quella che, con nominale di 200 euro, nei suoi 38,5 millimetri di diametro per ben 40 grammi di peso a 917 millesimi, rievoca le maestose quadruple dei secoli passati e le altre coniazioni massimali apparse a nome dei romani pontefici. Dopo aver esplorato l’affascinante simbologia legata alle Virtù teologali, nel ciclo quadriennale celebrativo delle Virtù cardinali, iniziato lo scorso anno con l’esaltazione della Prudenza, l’Ufficio Filatelico e Numismatico dedica la moneta aurea da 200 euro di quest’anno alla Giustizia affidandone la realizzazione all’artista Chiara Principe.
La moneta riproduce al dritto il ritratto di papa Francesco – sorridente e con gli occhi levati al cielo, rivolto di tre quarti a sinistra – mentre al rovescio campeggia un’elegante rielaborazione del bellissimo affresco di Raffaello Sanzio che adorna la volta della Stanza della Segnatura, nei Musei Vaticani: la Giustizia appare personificata in una donna, seduta su un trono di nubi, che tiene nella mano destra una spada rivolta verso l’alto, nell’atto di operare una scelta, e nella sinistra una bilancia in perfetto equilibrio. “La spada – fanno sapere dal Governatorato – rimanda alla forza morale necessaria affinché la Giustizia possa imporre e far rispettare i propri giudizi, mentre la bilancia – insieme all’idea di ponderatezza – suggerisce l’equilibrio e l’equità che è compito della Giustizia promuovere, conservare e ristabilire.
Tale virtù ha pertanto una forte valenza morale in quanto richiede costantemente all’uomo di operare una scelta per ciò che è retto, e si realizza nel perseguimento tanto del bene comune, quanto dell’equità tra le persone e dunque dell’armonia nelle relazioni umane”. Non a caso, nel “Levitico” si legge (19, 15): “Non commettere ingiustizia in giudizio: non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia”.
Appena 499 gli esemplari coniati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per conto del Vaticano, su conii incisi dalla sempre bravissima Silvia Petrassi; un felice connubio con il giovane talento di Chiara Principe, nata a Roma nel 1987, dove tutt’ora vive e lavora. Vinto il concorso d’ammissione alla Scuola dell’Arte della Medaglia, la Principe ha partecipato a varie mostre e competizioni a livello nazionale ed internazionale e, al termine del corso, ha lavorato per due anni nel settore creativo dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, firmando medaglie istituzionali ed esponendo i propri lavori in importanti contest numismatici in Italia e all’estero. Nel 2011 inizia la sua carriera come artista freelance lavorando per committenze private ed istituzionali, tra cui la Repubblica di San Marino, per la quale ha firmato già anche diverse emissioni filateliche. Tra le committenze più importanti spiccano la F.I.G.C., i Musei Vaticani e il Pontificio Consiglio di Cultura e, naturalmente, lo Stato della Città del Vaticano.
La sua ultima creazione – i 200 euro Virtù cardinali: la Giustizia, si completa nelle sue caratteristiche tecniche per la finitura proof e il bordo godronato e – verrà commercializzata in una prestigiosa confezione speciale a partire dal 6 dicembre, dall’Ufficio Filatelico e Numismatico del Vaticano, con prezzo alla fonte di 2990 euro. Un modo indubbiamente solenne e prestigioso per concludere la serie di emissioni che, nell’Anno Santo straordinario appena concluso, passeranno alla storia della numismatica per la legenda ANNO IVBILAEI MISERICORDIAE MMXVI.