(di Roberto Ganganelli) | Che sia l’inizio di una rivoluzione numismatica? Questo, infatti, viene da pensare di fronte alle immagini delle due nuove monete in argento che la Repubblica di San Marino si appresta ad emettere il prossimo 22 aprile. Si tratta, nello specifico, di una 5 euro per l’Expo di Milano e di una 10 euro per il secolo e mezzo dalla morte di Abraham Lincoln, entrambe in versione proof, che spiccano – anche rispetto alle coniazioni del Titano degli ultimi anni – per la forte carica innovativa che, dal punto di vista grafico e stilistico, le caratterizza nei rovesci (il dritto è quello ufficiale modellato a suo tempo da Antonella Napolione). Ma andiamo con ordine.
Mentre la data di inaugurazione dell’Esposizione Universale di Milano si avvicina (il taglio del nastro è previsto per il 1° maggio), la numismatica sammarinese anticipa la kermesse internazionale con l’emissione di una moneta da 5 euro dedicata al più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione, al quale la Repubblica di San Marino sarà presente con un proprio padiglione situato nel Cluster Bio-Mediterraneo. Al dritto Istituzionale della moneta, infatti, è stato abbinato un rovescio, ideato dal giovane designer britannico Matt Dent, pensato proprio per interpretare metaforicamente il tema dell’Esposizione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Due mani in direzioni opposte contengono suggestivamente i riferimenti classici al cibo e all’acqua, risorse fondamentali e preziose. “Così – scrive l’Ufficio Filatelico Numismatico diretto da Gioia Giardi – mentre venti milioni di visitatori attendono il primo maggio per scoprire le migliori tecnologie di tutto il mondo pensate per riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri; nell’attesa di poter assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese, la numismatica con il suo messaggio simbolico anticipa tempi ed impressioni”. La coniazione, che sarà prodotta in un massimo di 8 mila esemplari dalla Zecca di Roma, pesa g 18 d’argento 925 millesimi per mm 32 di diametro, ha bordo zigrinato spesso continuo ed è commercializzata alla fonte a 34,00 euro.
