Senza togliere nulla al citato articolo, va purtroppo notato che, con l’esame del ripostiglio di Oschiri, sepolto dopo il 1313, quindi più ricco di varianti, l’ipotesi del Metcalf si dimostrò infondata. Il Metcalf prese in seria considerazione, al pari di quanto fece Giuseppe Lunardi in “Le monete della Repubblica di Genova” (Genova 1975), il calo nel peso del denaro nell’arco della sua emissione e, elemento molto importante l’evoluzione nello stile del castello, a mio parere ignorato dai più, benché molti si sono preoccupati della misura del castello stesso.
Si sofferma anche sullo stile delle lettere con particolare attenzione sull’abbreviatura di CVNRADVS che in alcuni tipi descrive come una I uncinata a sinistra simile alla testa e al becco di un uccello. Dal prospetto si possono vedere le varie forme di I con uncino a sinistra e ricavate dall’esame di denari.
Questo segno, in altre parole, la I uncinata non è altro che l’abbreviatura di US come descritta da Antonio Cappelli nel suo dizionario di abbreviature latine ed italiane, poi l’estro e il capriccio degli incisori personalizzarono in tutte quelle forme note che abbiamo visto. Da notare che solo nei denari definiti di stile “rozzo”, l’abbreviatura ha la forma come al punto III della tavola.