DOSSIER SPECIALE: C’ERA UNA VOLTA IL TESORETTO DI LAVELLO

Lo stesso discorso potrebbe essere fatto anche per i tarì con il solo globetto nel centro del campo a cui si aggiungono inoltre sia le emissioni di Ruggero II, dal 1140, (ma non quelle di Guglielmo II) e sia i pezzi di Federico II (dal 1205 al 1210 circa). Di seguito, la fig. 13 mostra il “classico” tarì, coniato dopo la riforma del 1140, che farà da modello per le successive emissioni normanno-sveve.

013Fig. 13 (da Numismatica Ranieri asta n. 5 del 21 giugno 2013, lotto 563)

Al D/ nel giro interno legenda in cufico “al-malik Rujar al-mu’tazz billah” (“Re Ruggero forte per grazia di Dio”) e nel giro esterno formula per zecca e data, nel campo, al centro, un globetto entro contorno liscio. Al R/ nel giro la formula per zecca e data e nel campo una croce patriarcale affiancata dalle lettere IC XC / NI KA. Riferimento TR pl. 13-14 n. 216-222 (per i tarì di Ruggero II dal 1140). Come detto precedentemente, questa tipologia verrà ripresa da quasi tutti i sovrani Normanni nei quali cambierà solamente il nome ed il titolo personale della legenda interna in cufico e dai sovrani Svevi.

N. 41 tarì di Federico II (fig. 14 e 15) oppure Corrado I (fig. 16) o II (fig. 17) con aquila nel campo del dritto (fig. 14 e 15). Riferimento AD’A pp. 48-49 n. 101-106 (coniate a Messina), pp. 61-63 n. 139-151 (coniati a Brindisi) e MEC 14 p. 159 n. 1-6 (coniati a Messina) e n. 1-12 (coniati a Brindisi). Per i tarì di Corrado I: AD’A p. 81 n. 193 e MEC 14 n. 576. Per Corrado II: AD’A pp. 87-88 n. 207-208 e MEC 14 n. 2 p. 189. Tipologia 8 di Lacava così descritta “Nel ritto aquila in un cerchio ed all’intorno lettere arabe. Nel rovescio croce latina con la solita legenda di Cristo. Sono 41 di peso e dimensione varie; la maggiore ha 13 mm di diametro e la minore 7”.

014015Fig. 14 (da Art Coins Roma asta n. 9 del 29 aprile 2014, lotto 1147) e fig. 15 (da Art Coins Roma asta n. 9 del 29 aprile 2014, lotto 1155)
016Fig. 16 (da Numismatica Ars Classica asta 60 del 7 giugno 2011, lotto 51) e fig. 17 (da Wikipedia)