“AUREA ROMA”: MONETE E MEDAGLIE PER IL VOLTO DELL’URBE

Le medaglie architettoniche papali (di soggetto romano e non) vengono così raggruppate in categorie: di fondazione; raffiguranti facciate di chiese e palazzi con monumenti isolati; raffiguranti costruzioni nel contesto urbanistico circostante; con paesi e città, con o senza paesaggio circostante; dedicate a strade, ponti, porti, infrastrutture; dedicate a obelischi, acquedotti, colonne e fontane; raffiguranti interni di chiese e altri edifici; per edifici ancora in costruzione; medaglie di una Roma che non c’è (relative a edifici mai realizzati, oppure restaurati e rimaneggiati, o distrutti).

009Nel 1863, Pio IX dedica una coniazione (argento, mm 36) alla nuova Manifattura dei Tabacchi (source: archive)

Dal Quattrocento all’Ottocento l’arte della medaglia, così come la tecnologia di coniazione e gli stili artistici mutano, come muta la città. E Roma cambierà ancora, come un organismo vivente: è il destino di ogni città, grande o piccola. Dell’Urbe, forse, in modo particolare, perché in pochi luoghi come a Roma tanta storia e civiltà, fede e arte si sono avvicendate, espresse, incontrate e, non di rado, perfino scontrate. “Aurea Roma”, grazie al meticoloso lavoro di documentazione e di sintesi e alla capacità narrativa di Giancarlo Alteri ci permette di riappropriarci – grazie a centinaia di pagine ricchissime di splendide immagini – di una città unica, non solo per ciò che è oggi, ma per ciò che è stata nel corso dei millenni. “I suoi mille volti – ha concluso Roberto Ganganelli -, le bellezze ancor’oggi visibili e quelle distrutte, i segni del potere e della fede, come nella città trovano spazio anche nella medaglia. Un’arte piccola, secondo alcuni, ma che studi come quello del professor Alteri ci ricordano essere grande”.