Come un edificio, infatti, anche una medaglia deve essere “costruita” tenendo conto non solo dell’estro creativo, ma anche dei vincoli e desideri della committenza, dei limiti materici e di quelli legati alle tecnologie disponibili per il conio o la fusione. Con molte opere architettoniche, inoltre, la medaglia condivide il fine celebrativo e politico-propagandistico trasmettendo messaggi culturali, sia a livello palese che simbolico; inoltre, in un certo senso, essa si spinge a rivestire ruoli funzionali – ideale, piccola “casa del pensiero” – dato che nella medaglia d’arte, fin dall’epoca di Pisanello, “abitano”, la Storia e i suoi protagonisti, assieme a luoghi, ricordi e suggestioni.


Intervenendo alla presentazione, moderata dal prefetto della B.A.V. monsignor Cesare Pasini, il presidente di I.P.Z.S. Domenico Tudini ha sottolineato come l’opera si inquadri “nel ruolo, ricoperto fin dal 1928, dall’istituzione, ossia quello di valorizzare anche attraverso l’editoria d’alto livello scientifico il patrimonio artistico, storico e culturale italiano”. E’ toccato quindi a monsignor Jean-Loius Brugués, bibliotecario di Santa Romana Chiesa, introdurre i contenuti del volume che, ha dichiarato, “rappresenta un importante esempio di collaborazione tra istituzioni”, lasciando quindi la parola ad Eleonora Giampiccolo, responsabile del Medagliere Vaticano, che si è soffermata sull’iconografia architettonica nelle monete di Roma antica. Dal Tempio di Giano al Circo Massimo, dal Colosseo alla Colonna Traiana e al porto di Ostia, Eleonora Giampiccolo ha così ripercorso quell’epoca magnifica che fece di Roma la capitale del mondo di cui, ancora oggi, possiamo ammirare splendide vestigia.

