(a cura della redazione) | Sono passati pochi giorni dalla morte di Bhumibol Adulyadej, sovrano della Thailandia dal 1946, e finiti i funerali si è cominciato a parlare di chi prenderà il suo posto. Adulyadej era molto amato, e dopo la sua morte c’era stata subito preoccupazione su come sarebbe stata gestita la successione nel paese, che dal 2014 è governato da una giunta militare. Il governo thailandese sabato ha fatto sapere che Maha Vajiralongkorn, il figlio di Adulyadej, intende posticipare la sua incoronazione, perché vuole prolungare il periodo di lutto per suo padre. In Thailandia ci sarà un periodo di lutto nazionale che durerà un anno al termine del quale – si pensa – il re sarà cremato. Non è chiaro quando Vajiralongkorn voglia fissare l’incoronazione, ma gli osservatori hanno ipotizzato che la data possa arrivare dopo la fine del lutto nazionale, e quindi tra un anno.
La notizia della morte di Adulyadej è stata accolta con tristezza nel paese, nonostante il re avesse 88 anni e fosse malato da tempo. Durante il regno di Adulyadej, infatti, la Thailandia è diventato uno dei paesi più ricchi del Sudest asiatico, sia per la crescita industriale che per quella del turismo. La morte del longevo sovrano thailandese ha anche provocato un particolare fenomeno legato alla cartamoneta: in moltissimi, infatti, hanno atteso pazientemente in lunghe code dal 18 ottobre scorso che venissero messe in commercio le banconote commemorative da 100 baht in onore del defunto re. La banconota, in realtà, è quella emessa cinque anni fa dalla Banca di Thailandia, ma l’interesse verso si essa si è di colpo rinnovato dopo la morte del re, il 13 ottobre, e così le autorità hanno deciso di commercializzarla di nuovo, al prezzo di 200 baht, in uno speciale folder commemorativo.
La banconota presenta immagini del re in visita popolo thailandese, intento a curare un giardino e a suonare il sassofono. E ‘stampata con inchiostro oro metallizzato, al posto del rosso che caratterizza le normali banconote da 100 baht. A causa della grande richiesta una banca, che pure aveva in magazzino ben 90.000 esemplari, ha dovuto limitare la vendita a cinque biglietti per cliente.