Arrivati l’8 marzo gli otto valori che compongono la serie divisionale 2018 della Santa Sede: tutti con lo stemma di papa Francesco, la scritta Città del Vaticano e dodici stelle sul diritto, caratteristiche tecniche comuni a tutti i paesi aderenti alla moneta unica europea sul rovescio. La serie in versione fondo specchio è disponibile in due versioni: con moneta da 20 euro in argento, con moneta da 50 euro in oro.
Le emissioni da 20 e 50 euro, a corredo della serie divisionale, spiega Mauro Olivieri, capo dell’Ufficio numismatico del Vaticano, «da qualche anno traggono spunto dal magistero di papa Francesco, noi cerchiamo di dare forza ai suoi insegnamenti con le nostre monete».
Infatti il 20 euro in argento rappresenta Abramo prostrato davanti a tre uomini in un gesto di saluto e accoglienza: simbolicamente la scena di Abramo che accoglie i viandanti risponde all’invito rivolto dal papa alle comunità di essere ospitali come Abramo. Firmata da Rossi come scultore e Ettore Lorenzo Frapiccini come incisore, la moneta (36 millimetri di diametro, 26 grammi di peso) è prodotta in 8.500 esemplari. La serie è in vendita a 160 euro.
Protagonista del 50 euro in oro è invece san Francesco. Sulla aureola del santo compare la scritta Laudato sii, con un rimando esplicito alla recente enciclica di papa Francesco dedicata alla Madre Terra e alla cura della casa comune. Ognuno degli 1.430 esemplari, opera di Cristina De Giorgi e L De Simone, pesa 15 grammi e ha un diametro di 28 millimetri. La serie è in vendita a 1.090 euro.
Gli altri otto tagli in versione fondo specchio sono il frutto della collaborazione di Daniela Longo per i modelli, con gli incisori Uliana Pernazza (1 centesimo), Maria Angela Cassol (2 centesimi), Luciana De Simoni (5 centesimi), Urbani (10 centesimi), Silvia Petrassi (20 centesimi), Ettore Lorenzo Frapiccini (50 centesimi), Maria Carmela Colaneri (1 euro), Claudia Momoni (2 euro).
La serie divisionale 2018 è stata realizzata anche nella versione con la prima moneta da 5 euro del Vaticano.