Gli analisti di tutto il mondo si chiedono quando – ormai mitigate alcune emergenze geopolitiche, sopito il timore di nuove bolle speculative in borsa e passato in secondo piano anche il fenomeno criptovalute – l’oro invertirà la tendenza al ribasso che, avvicinandosi alla fine di luglio, lo vede di alcuni punti percentuali sotto le quotazioni di un anno fa. Certo è che l’approssimarsi delle ferie estive, tradizionalmente periodo piuttosto stanco nelle contrattazioni, non lascia sperare in un’immediata fase di ripresa. Ma è anche vero che il momento migliore per entrare sul mercato è, altrettanto tradizionalmente, quello in cui i prezzi sono ai minimi…
Sintesi della settimana | Il metallo prezioso, tra lunedì 16 e venerdì 20 luglio, lascia sul terreno oltre un punto e mezzo (-1,67%, per l’esattezza) scendendo dopo molto tempo sotto i 34 euro per grammo e toccando un minimo a 33,74 euro. Solo la seduta di fine settimana oppone una sostanziale stabilità al segno meno che aveva caratterizzato le quattro giornate precedenti.
Sintesi del mese | Decisamente pesante il risultato negli ultimi trenta giorni nei quali l’oro, quotato in euro, perde il 4,67% che equivale, sul prezzo del grammo, a -1,62 euro. Appena quattro, e peraltro quasi ininfluenti, le sedute di rimbalzo che mitigano solo parzialmente la costante discesa del prezzo.
Sintesi dell’anno | Sfiora i due punti percentuali (-1,99%) la perdita nell’arco dei 365 giorni. Oscillando in una forbice di 2,65 euro di ampiezza, il grammo di fino ha perduto dal 20 luglio 2017 68 centesimi di euro. Ancora più marcata la contrazione nell’anno solare: -3,71% da inizio 2018, con una perdita assoluta di 1,30 euro/grammo.