(di Antonio Castellani) | “Il significato di un’iniziativa che conferisce valore alla memoria dei caduti della Prima guerra mondiale e dà l’opportunità alle famiglie di iscrivere nell’Albo d’Oro il nome del proprio congiunto e di conservarne il ricordo attraverso una medaglia commemorativa. Questo lo spirito della manifestazione, organizzata congiuntamente dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Military Historical Center Onlus (MHC), che oggi a Roma – scrive “Il Friuli” del 3 maggio – ha vissuto un’altra tappa importante di un percorso iniziato nel 2014 con la lettura dei nomi dei caduti della Grande Guerra a Trieste in piazza dell’Unità d’Italia”.
La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi hanno conferito le medaglie d’oro alla memoria della Grande Guerra nelle mani dei discendenti di tre caduti. “Perché un caduto non sia solo un numero, ma un nome, un cognome e una storia, che è anche quella d’Italia”, ha dichiarato nel suo intervento il presidente della MHC Onlus Roberto Machella introducendo l’evento. “Questa iniziativa – ha affermato invece la presidente Serracchiani – ha avuto un risvolto umano importante, perché tante famiglie hanno recuperato una parte del loro passato grazie ad un nome e ad una medaglia, che in molti casi è l’unica cosa che rimane del parente caduto nella Grande Guerra”.
Della medaglia e delle modalità per richiederla al comitato dell’evento Albo d’Oro, “Il giornale della numismatica” è orgoglioso di aver dato notizia già il 4 aprile del 2016 grazie ad un articolo a firma del compianto collaboratore Amedeo Imperatori, articolo che potete leggere a questo indirizzo per saperne di più. Le iniziative dell’Albo d’Oro della Grande Guerra proseguiranno fino al 2018, centenario della fine del conflitto. Qui il link al sito ufficiale dell’evento.