Nella settimana che è terminata – a mercati chiusi – con l’attacco congiunto da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia nei confronti del regime siriano di Bashar Al Assad, il metallo prezioso si è mosso in generale in modo prudente, fatta salva le seduta di mercoledì 11 aprile che, invece, si è svolta decisamente in rialzo e ha permesso di archiviare con segno positivo il periodo.
Sintesi della settimana | Rispetto alla chiusura di venerdì 6 aprile l’oro incamera un +0,43% che, in termini di prezzo in euro, equivale a +15 centesimi per grammo e, al fixing di mercoledì 11, torna a superare – sebbene di poco – i 35 euro per grammo (35,10, per l’esattezza) per assestarsi infine a 35,05 euro a fine settimana.
Sintesi del mese | Negli ultimi trenta giorni, il metallo prezioso si apprezza di 2,01 punti percentuali sebbene, come mostra il grafico di periodo, senza evitare scivoloni come quello del periodo 23-29 marzo. In termini assoluti il guadagno è di 69 centesimi di euro sul prezzo del grammo, a fronte di una forbice di oscillazione del fixing ampia 84 centesimi.
Sintesi dell’anno | Il 13 aprile del 2017 veniva raggiunto uno dei picchi più elevati nella quotazione del metallo prezioso – 38,89 euro/grammo – dopo il record storico che, come noto, era stato toccato il 1° ottobre 2012 a quota 44,52 euro. Ebbene, il 13 aprile 2018 il prezzo dell’oro in euro veleggia circa dieci punti percentuali più in basso di un anno (-9,88%, per l’esattezza) e si è ridotto di 3,84 euro al grammo. Fino ad un livello che, peraltro, è esattamente lo stesso che si registrava all’inizio di questo anno solare.