(di Paolo Crippa, presidente dei Numismatici Italiani Professionisti) | Il mondo numismatico italiano ha purtroppo perso in questi giorni un altro dei suoi più importanti punti di riferimento. Emilio Tevere è stato uno degli ultimi protagonisti di una generazione di grandi professionisti, nati sotto la spinta dello sviluppo economico del dopoguerra e che hanno tracciato le linee guida del commercio numismatico nazionale. Nato ad Erba nel 1946, decise di fondare l’attività nel suo amato territorio, fino ad allora privo di tradizione numismatica. Esattamente come un buon seme che germoglia anche in terreni non particolarmente fertili, la Numismatica Tevere divenne ben presto un importante punto di riferimento per il collezionismo italiano, soprattutto nel settore ad Emilio più congeniale, quello della numismatica decimale.
Di carattere schietto, a volte ruvido, sapeva farsi voler bene dalle tante persone che lo stimavano proprio per la sua franchezza: come era pronto ad esprimere un suo parere anche se negativo, così era disponibile e generoso nel mettere la sua grande professionalità ed esperienza al servizio dei tanti che gli chiedevano consigli: era considerato uno dei più grandi esperti di numismatica decimale d’Italia. E particolarmente disponibile era nei confronti dei giovani, soprattutto se con passione desideravano intraprendere l’attività professionale: molti commercianti oggi affermati devono ad Emilio la spinta iniziale e i preziosi consigli ricevuti, così come molti collezionisti hanno cominciato la loro avventura numismatica nel suo negozio.
Fondamentale é stato il ruolo di Tevere all’interno nella N.I.P., l’associazione dei Numismatici Italiani Professionisti: socio fondatore, ne é stato per molti anni non solo il segretario, ma anche un sicuro punto di riferimento per tutti gli associati. Emilio credeva molto nell’importanza del sodalizio per la categoria e si prodigò affinché essa fosse il più possibile aperta a tutti i professionisti, svolgendo un concreto e riconosciuto ruolo di controllo e garanzia. Con lo stesso coraggio e determinazione che lo hanno contraddistinto nella vita ha affrontato la sua grave malattia e fino all’ultimo é stato attivo con ottimismo nel lavoro e nel Consiglio Direttivo dell’associazione. Ci mancherai molto, ciao Emilio.